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Mettere una cuffia da nuoto sembra banale, eppure chiunque abbia provato a farlo per la prima volta sa bene che può trasformarsi in un piccolo rompicapo. C’è la questione dei capelli che si impigliano, la paura di romperla, la piega che non vuole stare al suo posto. E poi c’è sempre la sensazione di starla indossando in modo sbagliato, con quel pensiero fisso: “Ma non è che mi vola via non appena entro in vasca?” Il bello è che, una volta appresa la tecnica giusta, diventa tutto naturale, un gesto meccanico che non richiede grandi riflessioni. Ci si infila la cuffia, si controlla che sia ben allineata, si entra in acqua e ci si gode l’allenamento.
La cuffia è un accessorio fondamentale per diverse ragioni. Aiuta a ridurre la resistenza in acqua, protegge i capelli dal cloro e impedisce che finiscano ovunque, fastidiosi sul viso o liberi di galleggiare nella piscina. Se stai pensando che basti prenderla, tirarla e ficcarsela in testa a caso, sappi che c’è qualche trucco in più da conoscere. Alcuni consigli provengono da chi nuota da anni e ha sperimentato di tutto, dalla coda di cavallo troppo bassa allo chignon messo male, fino alla cuffia posizionata di traverso che fa resistenza. Una volta che ti abitui a certi accorgimenti, entrare in acqua con la cuffia ben sistemata diventa più semplice che allacciare le scarpe.
Perché la cuffia è così essenziale
La risposta più ovvia riguarda la protezione dei capelli e la riduzione dell’attrito con l’acqua. In piscina si incontra spesso il cloro, e chi ha una chioma folta o delicata sa bene quanto possa rovinare la fibra capillare. Chi preferisce mantenere i capelli in buono stato, quindi, usa la cuffia come scudo. Non bisogna però trascurare gli aspetti legati alle gare e agli allenamenti seri: ridurre la resistenza significa guadagnare anche qualche frazione di secondo sul cronometro, e in certe competizioni questi dettagli fanno la differenza. Anche se nuoti per pura passione e non per medaglie, poter scivolare in acqua senza fastidi è comunque un bel vantaggio.
C’è anche un aspetto di igiene e di ordine generale: se i tuoi capelli sono legati e raccolti, non invadono la corsia e non finiscono nella bocca di chi nuota vicino a te. È una questione di rispetto per gli altri e, al tempo stesso, di comodità personale.
Ultimo aggiornamento 2025-08-14 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Il segreto della piega nel mezzo
Aprire la confezione di una cuffia nuova significa spesso trovarsi di fronte a un piccolo segno o una piega che corre nel mezzo. È la piega di fabbrica, quella che, una volta in acqua, diventa un riferimento prezioso. Non è lì per bellezza o per caso. Quando indossi la cuffia, quella linea dovrebbe correre esattamente dal centro della fronte alla nuca. Immagina di avere una pinna di squalo piantata in testa, che scorre diritta lungo la linea mediana. Questa è la corretta posizione verticale. Se la cuffia finisce con la piega da un orecchio all’altro, lo hai già intuito: stai aumentando la resistenza all’avanzamento, perché la forma non è più aerodinamica e si creano più increspature.
Quando i nuotatori esperti sistemano la cuffia con cura, non lo fanno per mania di perfezionismo, ma per questioni di funzionalità. Basta uno sguardo veloce allo specchio prima di entrare sul bordo vasca per verificare che quella linea sia allineata correttamente. Una volta presa questa abitudine, non perderai più tempo a sistemare e risistemare la cuffia durante le prime vasche.
La giusta altezza sulla fronte
Spesso si vede chi piazza la cuffia in modo che stia quasi al centro dell’attaccatura dei capelli, lasciando scoperta una parte di fronte bella ampia. Altri invece la tirano troppo in giù, sfiorando le sopracciglia. Non esiste una misura esatta valida per ogni persona, perché dipende anche dalla forma del viso e dalla lunghezza dei capelli. L’idea, però, è di coprire almeno mezza fronte, evitando che la cuffia resti troppo sull’attaccatura dei capelli, dove potrebbe sfilarsi al primo movimento brusco in acqua.
Se nel bel mezzo di un allenamento ti trovi con la cuffia che scivola indietro, significa che la posizione iniziale era forse troppo alta. Tirandola un pochino di più verso il basso (senza esagerare), ottieni una stabilità maggiore. E se temi che copra le sopracciglia, ricorda che non c’è niente di male a nasconderle un po’, soprattutto se ti aiuta a nuotare senza doversi fermare per regolare la cuffia ogni due vasche.
Capelli lunghi – Coda o chignon
Quando si tratta di capelli lunghi, la domanda più comune è: “Meglio fare una coda di cavallo o lo chignon?” Molto dipende dalla quantità e dalla lunghezza dei tuoi capelli. La regola è semplice: se la coda di cavallo è così lunga da uscire comunque dalla cuffia, tanto vale raccoglierla in uno chignon saldo, posizionato preferibilmente verso la parte alta della testa, così da non ostacolarti quando ti muovi o quando scivoli nell’acqua. Un chignon troppo in basso, appena sopra la nuca, può crearti problemi ogni volta che inclini il collo o ti appoggi in alcuni esercizi.
A volte conviene legare i capelli due volte: prima una coda, poi attorcigliarla in uno chignon, per poi fermarla con un elastico robusto che non si sciolga dopo pochi minuti di nuoto. Meglio usare elastici senza parti metalliche, perché potrebbero impigliarsi o scivolare. Un altro aspetto importante è bagnare leggermente i capelli prima di indossare la cuffia. Un velo d’acqua sui capelli può ridurre l’attrito con il silicone o il latex, così non sentirai quel fastidioso “tirare” mentre cerchi di far scorrere la cuffia sulla tua chioma.
Se invece i capelli sono corti o medi, basta sistemarli in modo che non escano troppo dalla cuffia. Vale la stessa regola del bagnarli un pochino, perché il contatto tra materiale asciutto e capelli asciutti può portare a strappi.
Il trucco
Tutti abbiamo sperimentato quella situazione in cui, togliendo la cuffia, tiriamo via anche ciocche di capelli. Eppure c’è un trucchetto molto usato da chi nuota spesso: spargere un velo di talco all’interno della cuffia. Questo piccolo accorgimento riduce notevolmente l’attrito e aiuta la cuffia a scorrere meglio sui capelli. In più, quando la rimuovi, non si incolla alla cute e non produce fastidi. Serve davvero una piccola quantità di talco, basta che sia ben distribuita. Lo stesso vale se hai bisogno di infilare e sfilare la cuffia più volte in un’unica sessione di allenamento, magari perché alterni esercizi diversi: una spolverata di talco rende tutto meno complicato.
Come allargare la cuffia senza romperla
Alcuni tendono a infilare le unghie nel silicone per “aprirla” e infilarci la testa, ma non è proprio la mossa più prudente. Se hai le unghie lunghe, rischi di forare o segnare il materiale. Basta una presa delicata sui bordi, stando attenti a non tirare in modo brutale. Meglio tenere la cuffia con entrambe le mani, allargandola il necessario per farci entrare la fronte e poi accompagnarla fino alla nuca.
L’ideale è piegarsi leggermente in avanti, appoggiare il bordo anteriore all’altezza della fronte, poi farla scorrere verso l’alto e indietro, in modo che la parte posteriore copra l’intera nuca. Può servire un po’ di pratica, soprattutto se hai tanti capelli da gestire. Se non riesci subito a ingabbiare tutti i capelli, non disperare: a volte serve qualche aggiustamento finale, spostando pian piano le ciocche sotto la cuffia.
Come capire se è tutto a posto
Il miglior test è un breve movimento di oscillazione della testa a destra e sinistra e un piccolo saltello sul posto (tenendosi a bordo vasca, se non vuoi rischiare di scivolare). Se la cuffia rimane stabile, probabilmente hai fatto un buon lavoro. Puoi anche passare la mano lungo i bordi, per verificare che non ci siano spazi o pieghe anomale da cui l’acqua possa entrare in modo invasivo. Un leggero ingresso d’acqua può capitare comunque, soprattutto se muovi spesso la testa, ma deve essere minimo.
Occhio anche alle orecchie: la cuffia dovrebbe coprirle in parte, senza stringerle eccessivamente. Molti nuotatori agonisti preferiscono avere le orecchie quasi completamente coperte, così da ridurre ulteriormente l’attrito. Altri lasciano scoperto il lobo per evitare un’eventuale sensazione di pressione. È un aspetto soggettivo, l’importante è non far formare tasche d’aria o spazi vuoti.
Occhialini sopra o sotto la cuffia
Questa è una di quelle questioni che divide le opinioni come la preferenza tra pizza alta o pizza sottile. Chi partecipa a competizioni cerca di ridurre ogni minimo elemento di disturbo, quindi spesso preferisce indossare gli occhialini sotto la cuffia, così da tenerli più fermi e ridurre ancora di più la resistenza. Qualcuno trova però più comodo metterli sopra la cuffia, perché è più rapido regolarli se entrano gocce d’acqua o se c’è da toglierli. Non c’è una regola rigida, puoi provare entrambe le soluzioni e scegliere quella che senti più confortevole. Se hai una cuffia molto aderente e degli occhialini con lenti piccole, forse ha senso tenerli sotto. Se invece fai un nuoto più rilassato e vuoi indossarli sopra, va benissimo.
Un’ultima raccomandazione
Controlla prima di entrare in acqua che la cuffia non abbia movimenti sospetti. Non c’è niente di peggio che doverla sistemare di continuo nelle prime vasche, magari incastrandoti con gli occhialini e perdendo tempo prezioso. Se senti tirare troppo i capelli, prova a toglierla e bagnarli un po’ di più, oppure a regolare la coda di cavallo o lo chignon. Meglio dedicare qualche secondo in più a bordo vasca che nuotare in modo scomodo.
C’è anche un dettaglio da non sottovalutare: dopo l’utilizzo, risciacqua con cura la cuffia sotto acqua fredda, così da eliminare le tracce di cloro o di altre sostanze chimiche presenti in piscina. Asciugala tamponandola leggermente e conservala in un luogo fresco e asciutto. Questa attenzione prolunga la vita del materiale, specialmente se la cuffia è in silicone, perché così non si logora in fretta. Se usi regolarmente la cuffia e vuoi variare, potresti dare un’occhiata a diversi modelli, per forma, design, spessore. Esistono anche quelle con rivestimenti speciali, e in certe situazioni sono più confortevoli o più adatte per non stressare i capelli.
Conclusioni
Indossare la cuffia non è solo un gesto di etichetta da piscina, ma un modo per prenderti cura della tua chioma, del tuo confort e delle tue prestazioni in acqua. Se impari a metterla correttamente, risparmi tempo e nervosismi, e trasformi la vestizione in un rito semplice e veloce. L’importante è tenere a mente alcuni concetti chiave: i capelli hanno bisogno di essere raccolti e, se lunghi, anche bagnati per facilitare lo scorrimento della cuffia; la piega verticale va allineata dal centro della fronte alla nuca; la fronte dev’essere coperta almeno parzialmente, così da stabilizzare la cuffia; eventuali aggiustamenti finali si fanno prima di entrare in vasca, così non ti ritrovi a rincorrerla mentre nuoti.
Se dovessi ancora sentire qualche lieve fastidio o avvertire la sensazione di trovarla “stretta,” ricorda che un tocco di talco all’interno può rendere tutto più scorrevole. Dopo aver nuotato, risciacqua la cuffia per mantenerla in buone condizioni. Se hai modo, conservala in un contenitore o in un luogo dove possa asciugarsi bene, lontano da fonti di calore intenso o luce diretta troppo forte, così da non deformarla nel tempo.
L’allenamento in piscina è pieno di piccoli rituali, e la cuffia ne è uno dei protagonisti. Ogni nuotatore ha le sue preferenze, i suoi piccoli segreti per trovare il massimo confort. L’importante è non arrendersi se all’inizio può sembrarti un’operazione scomoda: con un minimo di pratica e qualche accorgimento, diventerà un gesto naturale, come infilarsi un paio di occhialini o stringere le lacci delle scarpe. Il momento di entrare in acqua sarà ancora più piacevole, e tu potrai concentrarti soltanto sul piacere di muoverti tra le corsie o sfidare i tuoi limiti in vasca, senza preoccuparti che la cuffia faccia i capricci.