In questa guida spieghiamo come scegliere una monopinna, vediamo a cosa serve questo attrezzo e quali sono tutte le caratteristiche che dovresti tenere in considerazione. Se sei un principiante delle discipline acquatiche e hai intenzione di avvicinarti ad uno sport come il nuoto pinnato, non potrai farne a meno. Considera, poi, che la monopinna risulta essere molto utile anche per chi è appassionato di immersioni in apnea, dunque potrebbe essere questo il tuo caso.
I fattori determinanti per la scelta di questo accessorio possono cambiare anche in base alla disciplina. Per questa ragione, è il caso di andare ad analizzare quali sono questi elementi, insieme a tutte le altre informazioni utili sulle monopinne.
Cosa Sono le Monopinne
Come ti abbiamo già anticipato poco più sopra, la monopinna è un attrezzo utilizzato in certe discipline acquatiche, come il nuoto pinnato. Anche gli apneisti sono soliti utilizzare questa pinna unica, per via dei grandi vantaggi in termini di velocità in acqua. Considera che negli ultimi venti anni i produttori hanno fatto passi da gigante in termini di realizzazione di monopinne, lanciando sul mercato attrezzature all’avanguardia e sempre più moderne.
La monopinna venne inventata nel 1969 in Italia, e usata per la prima volta in competizioni ufficiali nel 1970.
Per quanto concerne l’apnea, invece, la monopinna fece il suo esordio qualche decennio dopo, all’inizio degli anni 90.
Le monopinne sono attrezzature natatorie composte dalle classiche scarpette per le pinne e da una pala unica. La differenza, rispetto alle pinne normali, sta nel fatto che la pala unisce entrambe le scarpe, rendendo impossibile un’eventuale separazione. La struttura di questo accessorio permette al nuotatore di raggiungere delle velocità decisamente superiori al normale, ed è per questo motivo che esistono competizioni apposite.
Come Scegliere una Monopinna
I fattori che entrano in gioco, quando si tratta di scegliere le monopinne, sono numerosi e tutti molto rilevanti. Si inizia con il dire che conta moltissimo il materiale di costruzione della pala, perché da esso dipenderà il tipo di disciplina acquatica per la quale viene realizzato questo attrezzo. In verità anche le forme possono cambiare, e anche in questo caso a seconda della finalità delle monopinne. In estrema sintesi, materiali e struttura possono rendere una monopinna più o meno adeguata per una competizione particolare, o per l’allenamento in piscina. Noi, oggi, inizieremo proprio dai materiali usati di solito per costruire le pale di questo strumento.
Per iniziare, è importante sapere che le scarpette delle monopinne, di qualsiasi tipo esse siano, vengono sempre realizzate in gomma. Per fare in modo che una scarpetta sia efficace, è necessario che risulti aderente al piede. Bisognerà di conseguenza scegliere scarpette piuttosto strette ed evitare che il piede possa muoversi all’interno, soprattutto in maniera trasversale alla pala.
Le pale possono essere realizzate con diversi materiali, non solo la gomma ma anche la vetroresina e la plastica. Ovviamente ogni materiale possiede delle precise caratteristiche, che potrebbero rendere questa attrezzatura più o meno performante. L’elemento che contraddistingue la pinna è infatti la sua durezza, che viene determinata utilizzando come unità di misura il kilogrammo/spinta, KSP. Fino a 10 KSP la pala viene considerata morbida, tra 10 e 14 viene ritenuta media, oltre 14 si parla di pinna dura. Visto che la durezza dipende dal materiale, abbiamo deciso di affrontare il discorso dedicando una voce ad ogni materiale in elenco.
Pale in plastica rigida
Si tratta del tipo di monopinna più economico in assoluto, ma possiede più svantaggi che vantaggi. Nella fattispecie, la plastica rigida impedisce alla pala di piegarsi quanto dovrebbe, di conseguenza non è buona per acquisire velocità e non è nemmeno tanto confortevole da indossare. Di contro, una pinna unica di questo tipo può andare bene se non hai troppe pretese e se intendi usarla solo per divertirti.
Pale in vetroresina
Anche le pale in vetroresina sono abbastanza rigide però, al contrario di quelle in plastica rigida, forniscono una risposta in acqua decisamente migliore. Anche la comodità è di livello diverso, considerando che di solito le scarpe sono più morbide e realizzate con una gomma di maggiore qualità. Per quanto concerne l’utilizzo, le monopinne con pala in vetroresina sono più adatte agli apneisti. Infine, è bene dire che questi modelli si dimostrano più stabili in piscina e più facili da gestire.
Pale in carbonio
Le pale in carbonio sono in assoluto le più complicate da gestire, perché richiedono molta forza nelle gambe e una muscolatura imponente. Sono il massimo in quanto a spinta, soprattutto quando si parla di risalire dal fondo, ed è per questo che vengono consigliate specialmente a chi pratica una disciplina acquatica outdoor.
Pale in gomma
Le pinne con pala gommata rappresentano il modello più recente, ma si tratta anche di uno dei modelli più costosi in assoluto. Il loro vantaggio è dato dal fatto che la gomma è più facile da piegare in acqua, e che i risultati in termini di allenamento e di potenziamento delle gambe sono i migliori. Sono ottime anche per chi desidera rendere più fluido il movimento degli arti inferiori, e non è un caso che siano adatte agli apneisti e anche a chi pratica il nuoto pinnato.
Da considerare anche le derive, appendici di materiale plastico o in gomma, che vengono applicate alla pala in modo longitudinale con lo scopo di migliorarne la stabilità o cambiarne la risposta. Si tratta sostanzialmente di sottili strisce di lunghezza variabile che vengono posizionate in maniera simmetrica rispetto all’asse della pinna.
Per capire come scegliere una monopinna, è il caso di analizzare anche altri due fattori rilevanti, come la già citata forma e il costo di questo accessorio natatorio. Per quanto concerne la forma, è possibile dire che i modelli classici vengono realizzati a trapezio, e si parla di buoni accessori per chi si allena senza troppe pretese. Conta anche la lunghezza, perché sul mercato è possibile trovare monopinne più lunghe di altre. Il nostro consiglio è di scegliere i modelli corti, in quanto la lunghezza breve li rende ideali per ottimizzare la frequenza di battuta delle gambe e di conseguenza l’intero allenamento.
Prima di procedere oltre, è bene sottolineare che i modelli pensati per i professionisti di solito hanno una certa inclinatura delle scarpette, che può variare di molto in base ai vari modelli. Al contrario, le monopinne più comuni hanno una base piatta e vengono pensate per un uso non professionale. Infine, esistono anche le monopinne con forma a rettangolo, e in questo caso si parla di accessori pensati per potenziare i muscoli delle gambe e la velocità in acqua.
Adesso è arrivato il momento di passare al prezzo, un argomento di sicuro interesse per il portafogli e i desideri di chi cerca questo tipo di attrezzatura. Nello specifico, il costo delle monopinne dipende sempre dalla professionalità dell’attrezzo e dal tipo o quantità di materiale utilizzato. In ogni caso, si parla comunque di un accessorio spesso molto costoso, anche nel caso delle monopinne più semplici. Se è tua intenzione allenarti seriamente o usarle in competizioni ufficiali, però, preparati a spendere parecchio per una monopinna di reale qualità.
Abbiamo deciso di chiudere spiegandoti come scegliere una monopinna indicata per chi sta iniziando solo ora. In questi casi, infatti, è sempre meglio scegliere una pala composta in vetroresina o in gomma, perché è importante che sia morbida o facile da gestire. Per quanto concerne la forma, invece, è il caso di virare verso le pale piatte e non troppo dure. In caso contrario, i muscoli delle gambe e dell’addome verrebbero sottoposti ad uno sforzo decisamente superiore, quindi, almeno all’inizio, si consiglia di evitare.
Monopinne più Vendute Online
In questa tabella proponiamo una lista delle monoppine più vendute con informazioni sul prezzo e il giudizio di chi le ha comprate.
Ultimo aggiornamento 2024-11-14 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API